Educare nel tempo della società liquida

 

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UMANESIMO DIGITALE 15-19 GIUGNO

Educare nel tempo della società liquida è il tema della via siciliana per convenire a Firenze 2015 di questa settimana.Ne parleranno – intervistati da Adele Di Trapani – Nicole Oliveri, teologa e insegnante di religione, e don Antonio Todaro, responsabile diocesano degli  insegnanti di religione cattolica.
Da lunedì 15 a giovedì 18 giugno, Nicole Oliveri rifletterà sulle parole di Papa Francesco: “La bellezza educherà il mondo”. Un tema che ricorre anche nel pensiero laico, basti pensare ai discorsi di Peppino Impastato sull’importanza della non rassegnazione al brutto. Educare all’armonia è il ruolo degli insegnanti, chiamati a ricercare in ogni allievo la pienezza umana in un percorso di comunione e crescita collettiva.
In tempi di crisi gli insegnanti sono chiamati a essere, ancora secondo le parole del Papa, “portatori di speranza”. Il loro compito, non facile, è cioè appassionare e stimolare i sogni nei ragazzi, spingendoli innanzi tutto a non accontentarsi. Un altro importante traguardo da percorrere con i giovani è accompagnarli nel percorso di crescita e responsabilizzazione: la loro paura di crescere è dovuta in parte al dover fare i conti con una società frammentata, precaria, liquida, appunto, in cui sembra che tutto sfugga.
Altro spunto di riflessione è la frase di Giorgio La Pira “I giovani sono come le rondini: annunciano la primavera”. Il tema è riscoprire la passione educativa, prendendo coscienza che questo è il tempo per le decisioni importanti, e che l’educatore ha oggi più che mai la responsabilità delle nuove generazioni. Compito della scuola è recuperare il proprio ruolo sociale e ripensare un progetto formativo che tenga conto dell’individuo piuttosto che dell’individualismo.

Nel suo intervento di venerdì 19 giugno, don Antonio Todaro approfondirà il concetto di società liquida descritta dal sociologo Bauman, che delinea uno scenario in cui non ci sono punti fermi e in cui tutto cambia. È quindi necessario ripensare il processo pedagogico e di formazione degli insegnanti per fronteggiare una crisi che è prima di tutto antropologica. Per questo è fondamentale tornare al messaggio del Vangelo, più che mai attuale, e da questo ripartire affinché scuola, società e famiglia riconquistino il loro primato educativo. Gli insegnanti, in particolare quelli di religione, devono favorire un ritorno alla riflessione, alla preghiera, all’esplorazione interiore.

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